Cenni storici

Premessa

La Quadrilatero Marche-Umbria SpA è una società pubblica di progetto, senza scopo di lucro, soggetta alla direzione ed al coordinamento di ANAS SpA. – Gruppo FS Italiane, con l’obiettivo di realizzare il progetto infrastrutturale viario riguardante il completamento e adeguamento di due arterie principali, l’asse Foligno-Civitanova Marche (strada statale 77) e l’asse Perugia-Ancona (statali 76 e 318)della Pedemontana Fabriano-Camerino-Muccia e di altri tratti viari di completamento.

Gli assi viari del progetto Quadrilatero completano gli itinerari strategici del centro Italia.

Permettono di collegare le dorsali adriatica e tirrenica, superando la catena montuosa dell’Appennino.

Si connettono agli assi autostradali (A14, A1) e stradali (E45, SS3, SS675, SS1), principali, consentendo collegamenti rapidi e diretti tra la costa e i centri urbani delle zone interne e tra le infrastrutture verso i porti.

L’intero asse Foligno-Civitanova Marche (SS 77) è stato aperto al traffico nel luglio 2016.

Le strade Quadrilatero e la storia del territorio

Il territorio interessato dal tracciato di progetto per il potenziamento della SS 77 rientra nell’attuale competenza dei comuni di Foligno (PG), Serravalle di Chienti (MC), Muccia (MC) e Camerino (MC). Un territorio che appartiene alla dorsale appenninica umbro-marchigiana: un’area di confine, di scambio e di incontro di culture diverse fin dalla preistoria.

L’altopiano di Colfiorito assume un significato archeologico straordinario, sedime di una serie di tracciati viari principali e secondari, di crinale e di mezza costa, che rappresentano le vie di passaggio tra Tirreno e Adriatico. La particolare conformazione geomorfologica ha condizionato sin dai tempi più remoti la varietà e la complessità delle presenze antropiche, dimostrando come lungo tali direttrici avvenga prima una frequentazione saltuaria e poi un’occupazione stabile dei territori.

All’interno di questa ampia regione si possono definire alcuni comparti territoriali, simili tra loro anche se ben distinguibili, che appaiono essere frequentati almeno dal Paleolitico superiore, ma che mostrano un popolamento stabile a partire dall’Età del Bronzo. Tre sono i grandi centri urbani che occupano storicamente il territorio: Fulginia, Plestia e Camerinum.

Il primo comparto territoriale fa capo al territorio dell’antica Fulginia, oggi Foligno, il cui centro si estendeva nell’area pedemontana attraversata dal percorso della Via Flaminia. Il rinvenimento di una necropoli dell’età del Ferro in questa zona testimonia che il sito fu occupato già in età protostorica. La successiva città romana va localizzata nella periferia orientale dell’abitato moderno, immediatamente al di là della linea ferroviaria.

Il municipio romano di Plestia si colloca invece in una zona di antica ed intensa antropizzazione. L’area occupata dalla città è stata identificata nei pressi della chiesa di Santa Maria di Pistia, al confine tra il Comune di Serravalle di Chienti (MC) e la frazione di Colfiorito di Foligno (PG). La vocazione di crocevia tra Adriatico e Tirreno ne ha favorito l’occupazione già dall’età protostorica, determinando anche la nascita e lo sviluppo del centro urbano romano. La presenza del lago plestino, luogo di scontro della II Guerra Punica (218-202 a.C.), determinava un vero e proprio imbuto il cui passaggio era inevitabile per raggiungere importanti vie appenniniche.

Anche Camerinum sorge in un’area già interessata da un sito protostorico. Dai decenni successivi al 90 a.C. e fino al I sec. d.C. la città fu interessata da una fase di monumentalizzazione che investì anche il territorio circostante, caratterizzato da piccoli insediamenti sparsi e ville rustiche sorte lungo le principali vie di comunicazione e le direttrici pedemontane.